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Channel: Rapporto uomo-natura – Attraverso Giardini
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S’ Orrosa ‘e Padenti 

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S’ Orrosa ‘e Padenti, la rosa di bosco, come la chiamano a Seulo, dove da anni si celebra con una festa a fine aprile questo magnifico fiore. Ma le Paeonia mascula (Miller ssp russoi) e le sue sorelle Paeonia sandrae qui in Sardegna hanno tanti nomi: Arròsa de monti, Rosa ‘e monte, Arròsa de padenti, Arròsa piònica, Arròsa de margiani, Rosa de coga. E’ il tributo linguistico di un intero popolo a una delle meraviglie più delicate del suo territorio.

E’ la prima volta che incontro la peonia sarda, in piena fioritura, nel suo habitat. Ho scattato queste foto tra i pendii di monte Perdèdu e di Montarbu, tra castagni secolari, lungo i bordi di strade forestali, ai piedi dei grandi lecci, nel folto di una macchia di corbezzoli.

I colori accesi, la bellezza del portamento, il profumo sottile, trasforma per alcuni giorni l’aspetto dei boschi sardi. L’inponenza delle grandi leccete, l’asprezza della macchia mediterranea, per un momento lasciano il palcoscenico ad una presenza d’incanto, che reclama la propria natura, solare, elegante, festosa.

Provo per questa fioritura una grande emozione, la sento come un simbolo di tutto ciò che non è riconducibile alla mera sopravvivenza, e per estensione alla durezza, al conflitto, alla guerra. So che sto proiettando un personale moto dell’animo, ma ho l’idea che nella vita ci siano corrispondenze, legami di infinita fattura e che alcuni siano più gentili di altri. A quest’ultimi il mio voto.


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